Tariffa mensile telefonia : ecco cosa cambia Ecco cosa cambia con l'adeguamento alla nuova normativa sulla tariffazione mensile.

Tra le novità di questo 2018 c’è senza dubbio il ritorno alla tariffa mensile di telefonia fissa e mobile. Come probabilmente già saprai, la legge 172 del 2017, approvata il 4 dicembre in occassione della legge di bilancio, ha reintrodotto la fatturazione mensile obbligatoria.

Come nasce la vicenda: tariffazione a 28 giorni

Tutto ebbe inizio alla fine del 2016 circa, quando molti operatori di telefonia (sia fissa che mobile) iniziarono a modificare la periodicità della fatturazione, sulla base di una mensilità formata da 4 settimane, ovvero ogni 28 giorni. Va da se che essendo 52 le settimane in un anno, le mensilità di fatto passarono da 12 a 13, imponendo quindi una mensilità aggiuntiva, pari a un incremento di circa 8,6% su base annua.

Ritorna la tariffa mensile telefonia

Dopo numerose segnalazioni da parte di varie associazioni dei consumatori, si è deciso di imporre a livello legislativo il ritorno alla fatturazione mensile su telefonia e altri servizi, come per le pay tv. La norma stabilisce che tutte le offerte e le fatture dovranno essere addebitate sempre lo stesso giorno, a prescindere dal mese. Se il rinnovo avviene il giorno 15 del mese, saprai sempre che tutti i 15 del mese la tua offerta si rinnoverà.

Tutti i principali operatori (TIM, Vodafone, Wind e Tre) hanno già reso noto che si adegueranno alla nuova normativa, che ha come termine ultimo il 4 aprile 2018. A partire da tale data tutti gli operatori fissi e mobili, dovranno adeguarsi, pena multe salate. Quasi tutti gli operatori hanno già comunicato ai propri clienti tramite sms il passaggio alla nuova fatturazione; se non l’hai ancora ricevuta, probabilmente ti arriverà nei prossimi giorni.

Modifica contrattuale 172/17 TIM

Con il ritorno alla tariffa mensile, molte offerte verranno riparametrizzate, ma in alcuni casi non c’è molta chiarezza selle modalità di adeguamento dei propri piani tariffari. La legge impone solamente il rinnovo mensile a cadenza fissa (fatturazione a mese solare), senza specificare che dovranno essere ripristinate le condizioni contrattuali precedenti.

Di seguito puoi trovare informazioni sulle modalità di adeguamento alla nuova tariffa mensile di telefonia, dei principali gestori e come cambieranno tariffe e offerte con la nuova legge.

TIM

Tra i vari operatori, Tim senza dubbio è stata quella più trasparente fin da subito. È stato uno dei primi gestori ad annunciare in che modo avrebbe adeguato i propri piani tariffari. Puoi verificare direttamente a questa pagina come cambierà la tua offerta.

Ricalcolo offerta TIM

Inserendo il costo e la tipologia di rinnovo (ad esempio, ogni 28 o 30 giorni) puoi verificare il costo mensile che verrà applicato al tuo piano. Allo stesso modo inserendo i dati potrai vedere come verranno riparametrizzati minuti, sms e GB.

In pratica con TIM, si avrà un incremento mensile pari al 8,6% per ogni rinnovo, spalmato su 12 mesi inveche che 13, quindi la spesa annuale resta invariata. In questo caso però TIM, aumenterà proporzionalmente il traffico disponibile per ogni rinnovo, quindi a livello pratico nulla cambia per i propri clienti.

La nuova fatturazione avrà inizio a partire dal 5 marzo 2018 per i clienti mobili e dal 1 aprile 2018 per le utenze fisse.

Vodafone

Vodafone effettuerà il passaggio alla tariffazione mensile a partire dal 25 marzo 2018 per gli utenti mobili e dal 5 aprile 2018 per la telefonia fissa.

Come per gli altri operatori, il costo verrà riparametrizzato, con un aumento mensile pari al 8,6%. Il costo annuale quindi non cambia, ma il traffico incluso rimane invariato per ogni rinnovo. Questo significa in sostanza che a parità di spesa, il traffico incluso annuale sarà inferiore di una mensilità, in quanto riferito a ogni rinnovo (12 anziché 13 come prima).

Per chiarire il concetto, se hai 1000 minuti al “mese”, prima con 13 mensilità avevi un totale di 13000 minuti nell’intero anno, ora ne avrai 12000. Allo steso modo per sms e GB. Notizia poco felice quindi per i clienti Vodafone, che di fatto subiranno un peggioramento del servizio.

Speriamo in eventuali smentite o modifiche, ma ad oggi la situazione è questa.

Wind

Wind come gli altri operatori ha già comunicato ai propri clienti che passerà alla nuova tariffazione mensile, come stabilito dalla legge.

Legge 172/17 wind

Per quanto riguarda la telefonia fissa, a partire dal 5 aprile 2018 Wind applicherà la tariffazione mensile calcolata sul bimestre. La spesa annua rimarrà invariata e dunque si avrà il già citato aumento del 8,6% su base mensile, in virtù del fatto che le mensilità saranno 12 anziché 13.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, ad oggi si ha dati certi solamente per i clienti in abbonamento. Con questa pagina ufficiale di Wind, puoi scoprire i cambiamenti per le varie offerte.

Wind adeguamento abbonati

Come per il fisso, l’aumento mensile sarà pari a 8,6% e quindi la spesa annuale resta invariata. In questo caso il traffico verrà aumentato del 10%, per compensare il maggior costo mensile. Per alcune offerte invece Wind ha deciso di mantenere invariato il costo per ogni rinnovo e quindi si avrà un risparmio annuale, pari al 7,9% in quanto le mensilità passeranno da 13 a 12. Puoi trovare tutte le info all’interno della pagina segnala più in alto.

Per i clienti ricaricabili ancora non è stato comunicato con quali modalità avverrà il passaggio alla tariffazione mensile. Aggiorneremo l’articolo appena avremo notizie in merito.

Per il comparto mobile, Wind applicherà la fatturazione mensile dal 4 aprile 2018.

Tre

Tre ad oggi ha comunicato ai propri clienti il passaggio alla tariffazione mensile, ma ancora non è chiaro come avverrà l’adeguamento per le proprie offerte. Molto probabilmente sarà allineato a quanto proposto da Wind.

Per la telefonia mobile non si hanno ancora notizie certe. Per la telefonia fissa (fornita da infostrada) il costo dovrebbe essere riparametrizzato applicando la maggiorazione del 8,6% mensile, mantenedno il costo annuo totale, come visto per Wind.

Appena si avranno notizie al riguardo, provvederemo ad aggiornare l’articolo.

Altri operatori (poste mobile, tiscali)

Ovviamente la norma riguarda tutti gli operatori telefonici, inclusi quelli virtuali. Al riguardo alcuni applicheranno la norma a vantaggio dei clienti, garantendo un risparmio.

Tra questi, citiamo Tiscali: l’offerta per il fisso non cambierà, dato che era ancora su base mensile reale (ogni 2 mesi per l’esattezza). Per la rete mobile invece la fatturazione mensile verrà applicata dal 5 marzo 2018, ma senza costi aggiuntivi. Dunque anche chi aveva offerte a 28 giorni, continuerà a pagare la stessa cifra, mantenendo lo stesso prezzo e lo stesso traffico per ogni rinnovo. Quindi a conti fatti un risparmio annuale pari al 8% circa.

Stessa linea anche per Poste Mobile: tutte le offerte si rinnoveranno su base mensile mantenendo stesso prezzo e stesso traffico incluso per ogni rinnovo. Ciò comporta un risparmio su base annua del 8%.

Conclusioni

Lodevole l’idea di imporre a livello legislativo il ritorno alla fattura mensile per la telefonia, ma di fatto gli aumenti già applicati restano tali. Questo perché la maggior parte degli operatori telefonici ha ripristinato solo formalmente le condizioni contrattuali, lasciando di fatto applicati gli aumenti imposti con la fatturazione a 28 giorni.

Magra consolazione quindi per la quasi totalità degli utenti. Forse in futuro con l’arrivo di nuove offerte mensili, si potrà riequilibrare la situazione, ma per ora gli aumenti restano. Segnaliamo comunque che tutti gli operatori prevedono la possibilità di recedere dal contratto senza penali entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Attenzione: molti operatori ad oggi stanno ancora proponendo offerte con rinnovo ogni 4 settimane. Successivamente anche queste offerte torneranno su base mensile, subendo l’aumento già visto del 8,6%. Al momento se avete un buon piano tariffario, conviene aspettare e vedere come cambiaranno le offerte nei prossimi mesi.

Se ci saranno novità provvederemo ad aggiornare l’articolo. Continua a seguirci.

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