Nonostante Avast Free Antivirus sia da anni un ottimo strumento di protezione contro i virus (vai all’articolo), recentemente nella versione commerciale Avast Internet Security sono state introdotte nuove funzionalità, tra cui la protezione ransomware. Questa nuova caratteristica ha attirato la nostra attenzione e abbiamo deciso di provare e testare questo antivirus.
Avast Internet Security
Avast Free è senza dubbio tra i software antivirus più utilizzati in ambiente Windows. Oltre all’ottima versione gratuita, Avast propone alcune soluzioni a pagamento con maggiori livelli di protezione, tra cui: Internet Security e Premier.
Avast Internet Security assicura una protezione più completa grazie ad alcune funzionalità aggiuntive, tra cui:
- Firewall per bloccare eventuale traffico sospetto o attacchi diretti.
- Controllo email – riconosce e blocca le email di truffe e phishing.
- Sandbox – ambiente virtuale per testare file e programmi in modo sicuro.
- Protezione Ransomware – protegge i file dai cryptolocker virus.
Quest’ultima funzione è quella a nostro avviso più interessante.
La versione Premier oltre alle funzioni di Internet Security, aggiunge: il Software Updater automatico, che consente di mantenere sempre aggiornate tutte le applicazioni e il Data Shredder che permette la cancellazione sicura e definitiva dei file (attraverso sovrascritture multiple).
Avast protezione ransomware
Tra la varie tipologie di virus, quella dei ransomware è senza dubbio la più pericolosa. Da CTB-Locker al più recente Wannacry, negli ultimi anni i ransomware hanno creato enormi problemi alle numerose vittime colpite.
Infettato il PC, il ransomware procede a criptare i dati in esso contenuti rendendoli illeggibili e chiedendo a video un RISCATTO per poter recuperare i dati.
Vista la rapidità con la quale si diffondono, i classici antivirus di solito non sono in grado di bloccare questa tipologia di malware o intervengono quando è troppo tardi. L’introduzione di una funzionalità di protezione specifica rappresenta quindi una gradita novità.
Come funziona la protezione ransomware
Il funzionamento è molto semplice: attivando la protezione ransomware, Avast Internet Security controllerà in tempo reale alcune cartelle da te indicate. I file contenuti in queste cartelle potranno essere modificati solamente dai software da te autorizzati.
La protezione può essere impostata su due modalità: Modalità intelligente e Modalità rigorosa.
In modalità rigorosa, i file possono essere modificati o rinominati solo dalle app consentite. Provando a modificare i file protetti, Avast chiederà sempre l’intervento dell’utente. Ogni volta che un software sconosciuto o non autorizzato proverà a modificare o eliminare un file, varrà bloccato e sarà necessaria la tua autorizzazione per procedere. Una volta autorizzate, le app potranno modificare i file.
Nella modalità intelligente, le app maggiormente utilizzate, conosciute e ritenute attendibili, vengono autorizzate automaticamente senza l’intervento dell’utente.
Nota: Avast blocca e controlla solo i file con determinate estensioni. Se vuoi proteggere file con estensioni non incluse nelle impostazioni, puoi aggiungerle manualmente nella sezione apposita.
Test della protezione ransomware
Abbiamo testato il funzionamento della protezione ransomware di Internet Security eseguendo alcune prove. Per fare questo abbiamo creato una cartella chiamata Test e copiato all’interno alcuni file di testo (formato .txt).
Test 1
Inizialmente abbiamo provato a rinominare manualmente il file di test e a modificarne il contenuto. Nella modalità rigorosa Avast ha chiesto l’intervento dell’utente. Autorizzando l’operazione andava a buon fine, in caso contrario veniva bloccata la modifica.
In modalità intelligente la protezione non è intervenuta essendo la modifica effettuata con il semplice Notepad e la rinomina dei file avvenuta manualmente tramite interfaccia Windows e quindi ritenuta sicura.
Test 2
Abbiamo quindi deciso di utilizzare un software per rinominare automaticamente i file contenuti all’interno della cartella. Per il test abbiamo usato ReNamer. La modalità intelligente non è intervenuta, mentre nella modalità rigorosa, ha chiesto l’intervento dell’utente, come per il test precedente.
Considerando che il software in questione è stato scaricato e utilizzato unicamente per eseguire il test, ipotizziamo che Avast nella modalità intelligente abbia riconosciuto il software e ritenuto affidabile.
Test 3
Visto quanto avvenuto utilizzando ReNamer, si è deciso di fare una ulteriore prova. Abbiamo creato un file batch (uno script eseguibile dal sistema operativo) per rinominare i file all’interno della cartella Test.
In entrambi i casi come ci aspettavamo, sia la modalità rigorosa che quella intelligente hanno bloccato l’operazione e richiesto l’intervento da parte dell’utente, non essendo lo script un’app conosciuta.
Conclusioni
Avast Internet Security rappresenta un buon sistema di protezione. La nuova protezione ransomware sembra funzionare correttamente. Ovviamente andrà verificato sul campo, sottoposta ad attacchi specifici, ma le premesse sono buone.
Teoricamente la protezione ransomware potrebbe essere estesa a tutte le cartelle del PC, ma generalmente si andrà a indicare le cartelle contenenti dati personali e file importanti.
L’attivazione della funzione può influire leggermente sulle prestazioni di sistema, in proporzione al numero delle cartelle e file da controllare. Nei test da noi eseguiti in ambiente Windows 10 ed unità SSD, non abbiamo riscontrato particolari problemi o cali evidenti di prestazioni.
In conclusione, Avast Internet Security grazie anche alle nuove funzionalità, rappresenta un buon motivo per passare alla versione a pagamento. È possibile acquistare la licenza che permette di proteggere fino a 3 PC, per un anno o per tre anni.
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Ricordiamo comunque che è fondamentale proteggere i propri file e documenti, non solo dai virus, ma da qualsiasi tipologia di attacco o perdita dei dati. È buona cosa quindi ricorrere ai backup o affidarsi a soluzioni di archiviazione più sofisticate (ad esempio utilizzando un NAS: vedi il nostro articolo).
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So che siete “simpatizzanti” Avast e in questo non andiamo d’accordo: intendiamoci, io ho “amato” avast (free) 4-5, tra l’atro gli unici ad avere un piccolo firewall interno anche per la versione free oltre alla protezione comportamentale e la sandbox automatica. Tutte funzioni che hanno tolto in seguito mettendole a pagamento! Davvero, negli anni 2004-2008 l’Avast free era meglio di quasi tutti gli AV a pagamento. Poi cosa è successo? Non lo so, so solo che l’avast è diventato un antivirus aggressivo che prende possesso radicale del pc e che al primo problema – non virus, proprio “problema” in generale… Continua...
Beh, odiare un antivirus è molto più facile che amarlo. Lo sanno tutti gli utenti che in un lontano passato hanno dovuto formattare il pc per un errore di AVG, sono impossibilitati a scaricare file rari da internet per eccessi di sicurezza di Norton, si trovano il pc bloccato come è capitato a utenti di PC-Cilin… Di sicuro lo sanno anche gli utenti Avast, basta pensare che una volta hanno subito la cancellazione del programma blocco note. Avast di sicuro non è un antivirus “leggero”, ma nella versione gratuita la protezione è paragonabile, anche se rispetto al passato non più… Continua...
Un’ottima risposta, soprattutto perché la mia era acida fuori luogo – però capitemi, negli ultimi due anni, 3 volte che metto l’avast speranzoso, 3 volte che formatto… Stando ai vari test dei siti indipendenti e alle recensioni di siti autorevoli (a occhio PcMag) la protezione di avast è la migliore tra quelli free per come lavora e per quanto offre (uno dei pochi che ha la protezione comportamentale. tra l’altro). Però avast va molto in profondità nel sistema (ricordo molti “driver non plug and play” su gestione periferiche che facevano capo all’avast quando si mostrano le periferiche nascoste) mentre, ad… Continua...